Il girofondo rappresenta una delle principali operazioni finanziarie attraverso cui è possibile trasferire denaro in modo diretto e rapido tra due diversi istituti bancari o tra rapporti finanziari accesi presso la stessa istituzione, come nel caso delle operazioni postali. Nel contesto bancario tradizionale, si intende quella transazione in cui un istituto di credito, definito “ordinante”, dispone il passaggio di una somma dal conto del debitore a un altro istituto di credito, la banca “destinataria”, che poi accredita l’importo sul conto del beneficiario. L’obiettivo è quello di facilitare lo spostamento di flussi finanziari, sia per esigenze personali sia aziendali, garantendo tracciabilità, rapidità e sicurezza del movimento monetario.
Funzionamento e caratteristiche del girofondo
Dal punto di vista tecnico, il girofondo si configura come un’operazione interbancaria in cui sono coinvolte due distinte banche e avviene tipicamente tra conti appartenenti a soggetti diversi o anche a uno stesso soggetto ma presso differenti istituti. L’operazione può prevedere due modalità principali:
- Utilizzo del sistema di compensazione gestito dalla Banca d’Italia, nei casi in cui sia necessario scrivere a debito e a credito le posizioni sui cosiddetti conti accentrati, garantendo così la regolarizzazione immediata degli importi trasferiti.
- Ricorso ai conti di corrispondenza diretta tra gli istituti interessati, pratica che agevola l’accredito delle somme nell’arco di una giornata lavorativa o anche meno, secondo gli standard di velocità imposti dall’evoluzione dei sistemi finanziari e digitali.
Il cuore del girofondo non è soltanto nel trasferimento materiale della liquidità, ma soprattutto nella perfetta scritturazione contabile che consente di tenere sotto controllo i movimenti di denaro e garantisce la sicurezza e l’affidabilità dell’operazione. Ogni girofondo viene registrato sia sui sistemi interni delle banche (tramite i rispettivi ABI) sia centralmente attraverso l’infrastruttura della Banca d’Italia, responsabile del coordinamento delle partite compensative nell’intero sistema creditizio nazionale.
L’utilità e i vantaggi pratici
Il grande vantaggio del girofondo risiede nella sua rapidità di esecuzione e nella possibilità di velocizzare i pagamenti. Questa caratteristica è particolarmente apprezzata da chi deve disporre, spostare o ricevere denaro tra conti diversi in tempi strettissimi, come nel caso delle imprese che gestiscono forniture o liquidità verso fornitori e clienti, così come per i privati che necessitano di rendere immediatamente disponibili somme trasferite da o verso altri istituti o prodotti di risparmio. L’efficacia del girofondo deriva anche dalla capacità di abbattere alcuni costi di commissione che potrebbero ricorrere nelle transazioni ordinarie e nell’automatizzazione dei flussi, che riduce il rischio di errori manuali e ritardi amministrativi.
Nel caso specifico delle Poste Italiane, ad esempio, il girofondo postale è uno strumento fondamentale per chi possiede sia il Libretto Smart sia il Conto BancoPosta: permette di trasferire gratuitamente e in tempo reale importi tra i diversi rapporti accesi a nome dello stesso titolare, garantendo immediata liquidità e disponibilità dei fondi per il pagamento di bollette, acquisti o investimenti, senza ricorrere alle tempistiche più lunghe dei bonifici tradizionali o pagare commissioni aggiuntive.
Quando e perché utilizzare il girofondo
Il ricorso a questa operazione si verifica ogni volta che si presenta la necessità di ottimizzare la gestione dei flussi di cassa o separare in modo efficiente diversi rapporti finanziari. Ecco alcune situazioni tipiche in cui il girofondo risulta particolarmente vantaggioso:
- Trasferimento tra prodotti di risparmio dello stesso intestatario (come da un conto corrente a un libretto o viceversa): ciò consente di ottenere condizioni di rendimento migliori sui propri risparmi o di rendere subito disponibili somme precedentemente vincolate.
- Spostamento di liquidità tra istituti differenti in ottica di diversificazione e diminuzione del rischio bancario, pratica molto comune tra i risparmiatori consapevoli e le aziende.
- Gestione separata di più fonti di reddito, utile per chi desidera distinguere tra entrate regolari (pensioni, stipendi) e altre forme di introito per una più efficace pianificazione finanziaria personale.
- Facilitazione dell’accredito e successivo trasferimento di pagamenti provenienti da bonifici, obbligazioni, o altri strumenti finanziari: il girofondo consente una gestione snella e flessibile dei movimenti in entrata e in uscita.
Per le aziende, la funzionalità si rivela strategica anche per la gestione di tesoreria e la programmazione finanziaria a breve termine: spostando rapidamente fondi tra diversi conti operativi distribuiti su più istituti, è possibile cogliere opportunità di investimento last minute, pagare fornitori senza ritardi o far fronte in tempi brevi a esigenze di liquidità. Grazie al girofondo, si riduce in modo sensibile il tempo fra la disposizione e la disponibilità effettiva dei fondi presso la banca destinataria, semplificando anche le riconciliazioni contabili.
Girofondo, giroconto e bonifico: le differenze principali
Un aspetto che genera spesso confusione è la differenza tra girofondo, giroconto e bonifico. Sebbene tutti consentano di trasferire denaro, si tratta di operazioni diverse, sia dal punto di vista tecnico sia per le tempistiche e i costi associati:
- Girofondo: trasferimento tra conti di banche diverse, coinvolgendo la regolarizzazione nei sistemi interbancari e le relative scritturazioni sui conti di compensazione o di corrispondenza presso la Banca d’Italia. È tipicamente utilizzato dalle imprese e dagli operatori finanziari per movimenti di cassa più complessi.
- Giroconto: si riferisce solitamente a operazioni interne alla stessa banca o istituto, come spostare fondi tra due conti correnti intestati allo stesso soggetto; non coinvolge il sistema di compensazione interbancaria e, di conseguenza, è un’operazione di regola immediata e senza costi aggiuntivi.
- Bonifico: rappresenta la forma più diffusa di trasferimento di denaro, utilizzata indifferentemente sia per movimenti interni sia verso altri istituti, ma soggetta alle tempistiche e alle commissioni previste dalla banca ordinante e da quella destinataria; tipicamente, i bonifici SEPA vengono regolati entro la giornata lavorativa successiva.
In sintesi, il girofondo offre una soluzione efficace sia per i privati sia per le aziende che necessitano di efficienza, rapidità e sicurezza nella movimentazione delle risorse economiche tra istituti di credito o tra differenti prodotti finanziari di uno stesso ente.