La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, caratterizzata da episodi di prurito, eritema e desquamazione. Sovente si associa a un forte disagio psicofisico, non solo per i sintomi cutanei, ma anche per l’impatto sull’immagine e la qualità di vita. In Italia, numerose strutture termali offrono cure riconosciute e mirate, che si sono dimostrate efficaci nel ridurre rapidamente i sintomi e restituire benessere ai pazienti. Ma quali sono i trattamenti termali più validi, perché funzionano e quali benefici immediati possono offrire?
I principi attivi delle acque termali e la loro importanza nella psoriasi
Le proprietà terapeutiche delle acque termali risiedono nella loro composizione unica, ricca di sali minerali, zolfo e altri elementi oligominerali. Tali sostanze conferiscono all’acqua una marcata azione lenitiva, antiossidante, antinfiammatoria, detergente e antimicotica, ideale per la gestione delle patologie cutanee immunologiche come la psoriasi. In particolare, le acque termali sulfuree sono apprezzate per il loro contenuto di idrogeno solforato che favorisce la produzione di interleuchina 10, uno degli anti-infiammatori naturali più potenti del nostro organismo. Questo meccanismo aiuta a ridurre l’infiammazione, placare il prurito e riequilibrare la funzionalità della barriera epidermica, favorendo la regressione delle chiazze tipiche della psoriasi.
Il Servizio Sanitario Nazionale italiano riconosce i cicli di balneoterapia come cura complementare alle terapie farmacologiche tradizionali. Un ciclo standard prevede 12 sedute di bagni terapeutici in un anno. Il trattamento va prescritto dal proprio medico curante, che dovrà indicare la diagnosi sulla ricetta e consentire l’accesso alle cure termali in modo regolamentato e sicuro.
Tipologie di cure termali e modalità di applicazione
Le principali tecniche riconosciute per il trattamento della psoriasi con le acque termali comprendono:
- Balneoterapia: immersione in vasche di acqua termale ricca di sali (sulfuree, salsobromoiodiche o magnesiache), con effetti benefici sia sulle zone colpite sia sull’intero organismo.
- Fangobalneoterapia: applicazione di fanghi termali maturati in acqua minerale, spesso associata a esposizione controllata alla luce solare (elioterapia), per valorizzare l’azione anti-infiammatoria della combinazione acqua-sali-luce naturale.
- Elioterapia e fototerapia naturale: esposizione graduale ai raggi solari che amplifica l’efficacia dei trattamenti termali favorendo la riduzione delle placche eritemato-desquamative.
- Docce o idromassaggi termali mirati: getti di acqua minerale indirizzati sulle aree da trattare, con azione locale idratante, esfoliante e decongestionante.
In molte strutture come le Terme di Riccione, Terme di Cervia e Abano Terme, le cure sono organizzate secondo percorsi personalizzati sotto la guida di medici esperti in idrologia e dermatologia, che stabiliscono frequenza, durata e tipologia dei trattamenti secondo le caratteristiche e la gravità dei sintomi del paziente.
I benefici immediati e a lungo termine dei trattamenti
Uno degli aspetti più apprezzati delle cure termali per la psoriasi è la rapidità con cui si avverte un miglioramento clinico. Già nel corso delle prime sedute, la maggior parte dei pazienti sperimenta:
- Riduzione significativa di prurito, bruciore e fastidio cutaneo
- Attenuazione dell’eritema e visibile regressione delle chiazze desquamanti
- Miglioramento della morbidezza e dell’elasticità della pelle grazie all’azione idratante ed eutrofizzante dell’acqua minerale
- Effetto detergente e decongestionante sulle aree colpite
- Alleviamento dello stress, stata riconosciuta tra le cause scatenanti e peggiorative delle riacutizzazioni psoriasiche
Le cure termali contribuiscono anche, nel tempo, a una prevenzione delle recidive e a una migliore gestione delle fasi croniche e acute della malattia. In alcuni casi, con trattamenti regolari e integrati alla terapia farmacologica, si è potuto constatare la scomparsa pressoché completa delle manifestazioni cliniche cutanee, come dimostrano diversi studi medici pubblicati sulle principali riviste scientifiche del settore.
Le diverse acque termali italiane e le loro caratteristiche specifiche
Le terme italiane sono famose per la ricchezza e la varietà delle loro acque, ognuna con caratteristiche e azioni terapeutiche peculiari. Le più indicate per la psoriasi sono:
- Acque sulfuree: provenienti dal sottosuolo ricche di zolfo e idrogeno solforato, hanno proprietà antinfiammatorie, esfolianti e riequilibranti per il microbiota cutaneo. Note per la loro efficacia nel ripristinare l’idratazione e ostacolare la proliferazione batterica e micotica, sono ampiamente usate a Sirmione, Riccione, e altre realtà specializzate.
- Acque salsobromoiodiche: caratterizzate da elevata salinità e concentrazione di iodio e bromo, svolgono una potente azione decongestionante, stimolano la microcircolazione e riducono gonfiore e infiammazione. Sono tipiche delle Terme di Cervia e di Abano.
- Fango termale operativo: i fanghi utilizzati maturano per settimane o mesi in acqua termale, arricchendosi di minerali e ingredienti attivi che li rendono specialmente indicati per trattamenti cutanei intensi, come nel caso della “metodica di Cervia” che prevede applicazione locale e successiva elioterapia organizzata in ambiente protetto con supervisione medica.
La scelta della struttura e della tipologia di acqua avviene sempre sotto consiglio medico, sulla base del quadro clinico e delle esigenze individuali di ogni paziente.
Il ruolo dell’esposizione solare controllata
Un elemento distintivo della terapia termale nella psoriasi è la sinergia tra acqua medicamentosa e luce solare naturale. L’esposizione controllata ai raggi solari (elioterapia), spesso integrata ai trattamenti fangobalneoterapici, consente di aumentare la produzione endogena di vitamina D e favorire la remissione delle placche psoriasiche, purché avvenga con gradualità e sotto sorveglianza specializzata. Alcuni centri, come le Terme di Cervia, hanno creato reparti di elioterapia dedicati proprio a massimizzare tali effetti nel rispetto della salute cutanea.
Conclusioni pratiche e raccomandazioni
Le cure termali riconosciute rappresentano oggi una risorsa sicura e naturale nel percorso terapeutico della psoriasi, fornendo benefici rapidi e tangibili già dalle prime sedute. L’effetto lenitivo, antinfiammatorio e rigenerante delle acque e dei fanghi termali si associa a una percepibile riduzione dello stress psicofisico, elemento chiave per il controllo della malattia.
Affidarsi a centri termali specializzati e operare sempre in accordo con il proprio medico curante è fondamentale per ottenere il massimo dei risultati in sicurezza, evitando ogni rischio di irritazione o sovraesposizione. Per poter usufruire delle cure a carico del Servizio Sanitario Nazionale è necessario che il piano terapeutico sia certificato da personale sanitario. Le cure termali, quando integrate in una strategia globale di gestione della psoriasi, rappresentano uno dei metodi naturali più efficaci e scientificamente convalidati per il sollievo e la remissione dei sintomi.