Soffri di stitichezza? Ecco le abitudini quotidiane che la causano e che devi cambiare subito

La stitichezza rappresenta uno dei disturbi intestinali più comuni nella popolazione adulta e può incidere notevolmente sulla qualità della vita. Spesso viene sottovalutata e gestita in modo improprio, ma riconoscere le abitudini quotidiane che favoriscono questo problema è fondamentale per prevenirlo o affrontarlo efficacemente. Modificare determinati comportamenti rappresenta infatti il primo passo per favorire il benessere intestinale.

Le cause quotidiane della stitichezza

Alla base della stitichezza si ritrovano molto spesso errori legati allo stile di vita e alle scelte alimentari. Tra i fattori più importanti vi sono:

  • Alimentazione povera di fibre: Una dieta carente di fibre, tipica di chi consuma pochi ortaggi, frutta e cereali integrali, complica il transito intestinale. Le fibre trattengono acqua e aumentano il volume delle feci, rendendole più morbide e facili da espellere. Un’alimentazione ricca di cibi raffinati, grassi e poca varietà vegetale rappresenta una delle principali cause di stitichezza .
  • Scarso apporto di liquidi: L’idratazione è fondamentale perché i liquidi incrementano la massa fecale e ne facilitano lo scorrimento nell’intestino. Chi beve poco acqua o sostituisce l’idratazione con bevande come caffè, tè o alcol, tende a peggiorare il problema .
  • Sedentarietà: Una vita poco attiva penalizza la funzionalità dell’intestino. L’esercizio fisico, anche di moderata intensità, stimola la motilità intestinale grazie alle contrazioni muscolari dell’addome e del pavimento pelvico. Viceversa, la sedentarietà rallenta i processi fisiologici dell’apparato gastrointestinale .
  • Stress e cambiamenti di routine: Lo stress psicologico e i periodi di particolare tensione condizionano il funzionamento dell’apparato gastrointestinale. Cambiamenti nelle abitudini quotidiane, viaggi frequenti, turni di lavoro irregolari o ritmi sonno-veglia alterati possono destabilizzare la motilità intestinale, soprattutto nelle persone predisposte .
  • Ignorare lo stimolo: Non rispettare il naturale stimolo ad andare in bagno, per abitudine o per motivi esterni, può alla lunga rallentare il riflesso intestinale e favorire l’insorgenza della stitichezza .
  • Uso di farmaci: Alcuni medicinali, tra cui analgesici, antidepressivi, antibiotici e anestetici, possono ridurre la motilità intestinale. È importante non trascurare l’eventuale ruolo dei farmaci nelle modifiche delle abitudini evacuatorie .

Le conseguenze di uno stile di vita scorretto

La stitichezza non rappresenta solamente un disagio passeggero. Se trascurata, può contribuire a molteplici disturbi, incluso un generale stato di malessere, gonfiore addominale, emorroidi e, in casi più gravi, patologie del colon. Sul piano psicologico, la difficoltà di evacuazione può generare ansia e influire negativamente sull’autostima e sulla qualità della vita sociale e lavorativa.

La ricerca dimostra che oltre il 40% della popolazione adulta è interessata da episodi di stitichezza, con un’incidenza maggiore in età avanzata, gravidanza, durante periodi di malattia o in caso di riduzione dell’attività motoria .

Abitudini da modificare subito

Per contrastare la tendenza alla stitichezza, modificare alcune abitudini quotidiane è essenziale. Ecco le strategie più efficaci comprovate da specialisti ed evidenze cliniche:

  • Aumentare gradualmente le fibre: Integrare nella dieta frutta fresca, ortaggi, legumi e cereali integrali fornisce una quantità adeguata di fibre. È importante però incrementare l’apporto in modo graduale per evitare gonfiore e crampi.
  • Idratarsi adeguatamente: Bisogna assumere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno o, in alternativa, tisane ed estratti naturali senza zuccheri aggiunti. Sostituire le bevande eccitanti o alcoliche con l’acqua pura migliora la funzionalità intestinale.
  • Svolgere regolarmente attività fisica: Dedica almeno 30 minuti al giorno a una passeggiata sostenuta, esercizi aerobici o un’attività sportiva gradita. Anche lo yoga e il pilates sono utili per stimolare la motilità viscerale.
  • Dedicare tempo alla regolarità: Avvalersi di momenti fissi per andare in bagno, preferibilmente al mattino, aiuta il corpo a mantenere una routine naturale. Evitare di procrastinare lo stimolo è essenziale per favorire l’efficienza del riflesso intestinale.
  • Gestire lo stress: Prendere consapevolezza del legame tra mente e intestino permette di adottare tecniche di rilassamento, meditazione o semplici esercizi di respirazione che possono ridurre la tensione e migliorare il benessere intestinale.
  • Valutare l’uso di farmaci: In caso di assunzione continuativa di farmaci che possono incidere negativamente sulla regolarità, consultare il medico per valutare alternative o soluzioni compensative.

Alimentazione e bevande: cosa evitare e cosa preferire

Per preservare la salute dell’intestino, è consigliato:

  • Limitare il consumo di cibi industriali, confezionati e ricchi di zuccheri raffinati, grassi saturi e additivi.
  • Evitare l’assunzione eccessiva di caffeina e alcol, entrambi noti per ridurre l’idratazione corporea e aumentare il rischio di stitichezza.
  • Prediligere fonti di fibre naturali e ben idratate, come frutta e verdura fresca, legumi, semi e cereali integrali, fondamentali per il microbiota intestinale.
  • Usare oli vegetali a crudo e ridurre condimenti grassi animali.

Il ruolo del microbiota intestinale è sempre più riconosciuto nella regolazione delle funzioni digestive. Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti sostiene la crescita della flora batterica benefica, contribuendo alla prevenzione della stipsi e al rafforzamento delle difese immunitarie .

Infine, è importante ricordare che se la stitichezza persiste per periodi prolungati, nonostante la correzione delle abitudini scorrette, è fondamentale rivolgersi a un medico per escludere la presenza di condizioni patologiche più complesse e ricevere una diagnosi mirata.

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